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Perché avere un esperto con cui confrontarsi funziona

Aggiornamento: 11 feb

Io stessa all'inizio, quindi ormai tanti anni fa, pensavo che mi sarebbe bastato leggere e ogni tanto partecipare a meeting collettivi.

Pero' a un certo punto ho sentito il bisogno di confrontarmi con un esperto (coach, teacher) personalmente, one to one.

Alla fine delle varie letture infatti collezionavo una serie di domande, e la piu' ricorrente era "cosa posso fare nel mio caso?".

Si, mi mancava l'ultimo tassello del puzzle: personalizzare l'esperienza.

Partecipare ai meeting con altre persone e' sicuramente utile perche' e' importante confrontarsi con altri, ascoltare le loro storie, e socializzare. E' un arricchimento.

Ma poi anche in questi casi, tornavo a casa e mi chiedevo: "e ora io cosa posso fare? qual e' il mio prossimo passo?".

Ho fatto tanti test di competenze, talenti, personalita' ed ero entusiasta del profilo che ottenevo.

Ma ancora una volta mi chiedevo "e quindi?".

Allora ho capito che sarebbero stati gli incontri one to one, diretti, personali, con qualcuno che mi potesse indicare prima e poi seguire durante il mio perCorso a fare la differenza.

In quest'epoca dove spesso ci chiudiamo in chat virtuali, dove demandiamo al social network di turno di rappresentarci nel mondo, dove abbiamo meno occasioni di parlare (eh si, proprio parlare usando la voce) di noi, avere la possibilita' di confrontarci con qualcuno e' fondamentale.

Grazie alle tecnologie a disposizione per le videoconferenze, possiamo farlo anche se tra noi ci sono mille km.

E se pensiamo che il nostro scoglio sia proprio "parlare in pubblico" perche' non iscriversi al perCorso "Parlare in Pubblico"?


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